

Ho sentito parlare un sacco di “ripresa” in queste settimane, così volevo raccontarvi la mia attraverso, come al solito, alle immagini che ho avuto l’onore di scattare nel mio studio e fuori come fotografo in Trentino Alto Adige.
I primi servizi dopo il lockdown sono stati come la boccata d’aria dopo aver attraversato una piscina in apnea. Nonostante la mascherina. Due famiglie sono venute con le bambine approfittando dell’offerta fatta in quarantena per il ritratto dei bambini che hanno compiuto gli anni durante quel periodo così particolare.
Prima di iniziare mi pareva di sentirmi come ci si sente dopo un lungo periodo in cui non si mettono gli sci. Dopo qualche attimo di incertezza, è subito gioia ed è come non avere mai smesso! 🙂


In queste occasioni abbiamo sfruttato sia lo studio che il giardino adiacente ad esso, le immagini che ne risultano sono davvero da cornice e saranno un ricordo doppiamente unico per queste bimbe quando, ormai grandi, qualcuno racconterà loro del famoso 2020…e di quanto ancor più preziosa e celebrata sia stata la loro presenza.
La mascherina e il nuovo mondo
Il contatto e la vicinanza, per il mio modo di fotografare, sono elementi imprescindibili. I nuovi protocolli del Trentino Alto Adige, come nel resto d’Italia, e il buon senso, suggeriscono che per il fotografo sia meglio tenere una certa distanza, quando possibile, sebbene io indossassi una mascherina FFP2 al momento degli scatti. Per ovviare a questa distanza si possono montare sulla macchina obbiettivi più “lunghi”, come si dice in gergo, come ad esempio i fissi in mia dotazione 50 ed 85 mm.

La mia prima esperienza questa mascherina non è stata proprio entusiasmante, rispetto alle mascherine chirurgiche il filtro maggiore si percepisce molto sulla capacità di respirare muovendosi, ma nulla di grave. Siamo fatti per evolvere ed essere resilienti, adattandoci a quel che di nuovo succede!
Un altro evento che mi ha fatto un gran piacere fotografare è stato organizzato dal centro di arti performative Sincronia danza di Levico. Un momento organizzato in vece del saggio di fine anno. I ragazzi si sono potuti incontrare in sicurezza all’aperto e hanno anche potuto ricevere un ricordo di questa loro attività svolta con passione in forma di ritratto fotografico.

Su questo evento spero di fare presto un articolo dedicato. Vorrei concludere dicendo che lo studio è assolutamente operativo e vengono usate tutte le precauzioni e applicate le norme del caso. Vi aspetto!

Alla prossima,
Nadia