Matrimonio in rifugio

Matrimonio in rifugio - Trentino Südtirol

La montagna è il tuo elemento e sogni di festeggiare il tuo matrimonio in un rifugio? Forse questa è una storia che fa per te!

2 Aprile

Guarda caso stiamo rientrando da un fine settimana in montagna e mi arriva un messaggio di una mia cugina. Scorro velocemente con gli occhi l’anteprima nella barra in alto del telefono. Non faccio in tempo a gioire per la notizia che 1. si sposa e 2.vorrebbere che fotografassi la loro giornata, che mi salta all’occhio l’altra data significativa: 6 maggio, ovvero l’unico fine settimana che mi si prospetta libero da lì a tutta la primavera e buona parte dell’estate. Mi salta all’occhio anche perché manca molto poco e, qualche giorno dopo, vengo a sapere che hanno deciso di sposarsi due settimane prima di quel messaggio. La ciliegina sulla torta? Gli sposandi aspettano la loro prima bimba. Dunque non solo è possibile sposarsi e festeggiare in montagna, ma si può anche organizzare un matrimonio (bellissimo) in sei settimane ed al settimo mese di gravidanza.

Location ricevimento: rifugio Serot

Bomboniere solidali insieme a CUAMM

Un sentire abbastanza diffuso che ho per la prima volta captato durante quest’anno (nei gruppi Facebook di futuri sposi e così via…) è la ritrosia nel trovarsi davanti alla macchina fotografica in un giorno così pieno di emozioni, il non essere “tipi da fotografia”. Questo porta ad una pericolosa conseguenza: non dare valore a quel tipo di ricordo, che invece sarà l’unica possibile memoria visiva di quel giorno. Comprendo che non per tutti il ricordo fotografico sia fondamentale, ma stiamo parlando di una sfumatura diversa della questione: anche se potenzialmente mi interessa avere delle fotografie di quel giorno, per imbarazzo preferisco affidare a qualcuno che mi conosce, allo zio, al cuggggino (oggetto di infinite battutacce tra noi fotografi) quel compito.

Ecco, forse a L. in questo caso è andata bene quanto a cuginanza ;P

A chi è capitato/capita di pensare la stessa cosa vorrei dire che esiste un fotografo anche per te! Siamo in tanti, ognuno con sensibilità diverse e, personalmente, io mi trovo in particolar modo bene esattamente con le persone “non da fotografia” (perchè faccio parte della cricca!!(?)).

Il 6 maggio arriva in fretta ed eccomi a bere il caffè mentre aspetto che L. rientri dall’appuntamento con la parrucchiera.

Abbiamo accumulato un discreto ritardo (io non c’entro niente però eheh) e quindi ad un certo punto parto a razzo da Trento città in direzione Valsugana, chiesa di Roncegno.

Lo sposo è lì pronto in chiesa, agitazione media, è proprio ora di avvicinarsi all’altare.

è fatta!

Il ricevimento del matrimonio in rifugio

Prima di squagliarci sotto un sole particolarmente aggressivo, per essere maggiolino, si parte in direzione Rifugio Serot, all’orizzonte si intravedono le prime nuvole, come da previsioni meteo.

Al rifugio (raggiungibile comodamente in automobile, il comodamente è riferito a guidatori avvezzi a guidare su stradine di montagna) ci attende un ottimo aperitivo. Il tableau ammicca alle passioni su quattro e due ruote dello sposo, ma anche alla comune passione degli sposi per i viaggi a bordo del loro mitico furgone, che però oggi è a riposo, per sospetto malanno meccanico (poi rivelatosi più che fondato, fiù).

Appena gli invitati iniziano ad entrare cadono le prime gocce di quello che presto si trasformerà in un temporale primaverile, sulle cime c’è della neve fresca, a contrasto con il solleone sul sagrato di poco fa.

L’immagine qui sopra è stata scattata su pellicola Ilford 3200 su di una macchina fotografica degli anni 60′. Durante lo stesso matrimonio ho realizzato anche il prototipo dell’album istantaneo Fushime di cui ho già parlato in precedenza QUI.

matrimonio in rifugio

Il modo in cui è organizzata la restante parte della giornata è qualcosa che mi è molto caro. L’attenzione degli sposi è quello di “dedicare” una giornata ad amici e famiglia, che sono poi un grande pilastro nel proseguo degli anni di matrimonio. Non è raro che il pensiero di chi organizza il proprio matrimonio sia “l’attenzione sarà tutta concentrata su me, è la nostra festa in fondo”. Quel giorno invece è stato di una semplicità disarmante, l’attenzione era tanto sugli sposi quanto su ogni invitato ed invitata, piccolo o grande.

matrimonio in rifugio

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Schitarrata prima, si balla poi, in mezzo “un-due-tre-stella” e presto viene l’ora per me di ridiscendere a valle, mentre qualche fortunato rimarrà a godersi la valle dall’alto stanotte e domani.

L’allestimento floreale è stato curato dalla Fioreria Morena di Levico Terme.

L’abito della sposa è Jarice.

Stai progettando il grande giorno ed hai qualche curiosità? Scrivimi a fotosintesinadia@gmail.com