fotografia subacquea

Come sapete, le sfide mi piacciono e quella della fotografia subacquea è una grossa sfida. Oltre a piacermi, quest’anno le sfide sono la condizione base di ogni tipo di attività commerciale o di servizi, quindi tanto vale sguazzarci, in tutti i sensi!

Durante il lockdown ho studiato e letto molti articoli sulla fotografia subacquea e, dopo essermi informata sulle varie possibilità, ho acquistato un case per la mia piccola macchinetta Fuji e l’ho iniziata a testare sul campo, prima in vasca:

poi al mare nelle acque trasparenti delle isole croate:

infine al lago di Caldonazzo in Trentino:

Le prime sensazioni che ho, da questo totalmente nuovo modo di approcciare la fotografia e lavorare i file scattati,sono molteplici e a volte contraddittorie. Scattare foto significative con soggetti delle persone non è semplice, soprattutto nelle acque non cristalline, in alcuni ambienti e nell’orario sbagliato, diventa proprio impossibile.

Le acque che pensavo sufficientemente cristalline al lago, a dirla tutta lo sono solo in particolari condizioni di luce, angolazione e vicinanza al soggetto. L’ambiente migliore, o se non altro il più facile in un certo senso, rimane quello della piscina o della vasca da bagno, ma è uscito qualcosa di interessante anche in ambiente lacustre.

Mi interessa molto indagare la relazione che instaurano le persone ed i bambini con l’acqua, anche le donne in attesa (spero di mostrarvi presto qualcosa). Mi auguro di poter sviluppare in futuro questa mia indagine e che questa nuova proposta di servizio fotografico possa incontrare il gusto dei clienti. Per me è emozionante fluttuare, vedere mia figlia imparare a nuotare. Penso sempre che sia un pochino come volare e ringrazio la fotografia subacquea che mi permette di ricordare anche questi momenti!