
Non vorrei spoilerare la conclusione di questo articolo, ma forse la immagini già: la fotografia analogica,la vecchia pellicola, è VIVISSIMA. Siamo nel 2023 e c’è un piccolo esercito (pacifico s’intende, almeno finché non criticate i pezzi da museo che portiamo appesi al collo) di cultori della fotografia analogica. Le fila si stanno riempiendo tanto entusiasticamente, che Fujifilm, in difficoltà a reperire impiegati e componenti chimici, ha delegato la produzione di una sua famosa pellicola a Kodak, che volentieri ha accettato e sta stabilendo una sorta di monopolio. Ma non mi voglio dilungare troppo, ne parlo più a lungo nell’introduzione del videocorso online dedicato alla fotografia analogica.
Qui vorrei parlare del grande Perché.
Perché nel 2023 si usa ancora la pellicola? Vorrei fare un parallelismo col mondo della musica. Avete mai ascoltato un vinile su un giradischi? Ecco tra la fotografia analogica e quella digitale c’è la stessa differenza che passa tra un vinile ed un file mp3 riprodotto nelle casse del computer, o dal vostro telefono.
Il suono digitale è perfetto, cioè tecnicamente non ci sono disturbi, addirittura la voce e l’intonazione possono essere modificate con software e tecniche meccaniche sviluppate appositamente. Invece dal giradischi esce musica vera e piena. Forse c’è qualche sfarfallio, un granello di polvere, un graffietto sul vinile, qualche imperfezione nella qualità del suono. Ma la profondità? Se chiudi gli occhi ti pare di avere il o la cantante proprio lì vicino a te, a cantare nel tuo soggiorno.
La stessa identica profondità e accuratezza del ricordo di una fotografia su rullino.
Non sempre (quasi mai?) è vera l’equazione perfezione=bellezza.
C’è qualcosa nella grana della pellicola, nel ricercare il momento giusto in cui scattare, perché non ne hai di infiniti nel rullino. Ha il sapore della malinconia, un sentimento che c’è in tutti, più o meno prepotente. Il mio carattere è abbastanza nostalgico, dunque mi sento attratta da questo tipo di immagini che evocano questo tipo di sensazioni. Mi emoziono molto più facilmente osservando una foto analogica che guardando una fotografia digitale.
Parlando della me fotografa, posso senza dubbio dire che usare macchine fotografiche analogiche mi rende una fotografa migliore. La quasi completa manualità del gesto mi costringe ad essere presente al momento, consapevole di come scatto, come inquadro. Obbligata ad esserci DENTRO e lasciarmi toccare da quello che fotografo. Permetto così che non sia solo io a fotografare qualcuno o qualcosa, ma anche che sia quel qualcuno o qualcosa a prendere un pezzetto di me.
Anche solo questo dovrebbe bastarti a correre su eBay e comprare qualche pezzo di ferraglia intramontabile 😉 se non bastasse, sappi che inizierò a parlare di pellicola molto più spesso sul blog!
Alla prossima,
Nadia