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Fotografie e branding, come comunicare il valore della tua attività con sito e social

Fotografie e branding, cos’è e perché è necessario per ogni attività

In un mondo sempre più connesso ed automatizzato, chi è titolare di un’attività sa che ormai non è più pensabile rinunciare alla possibilità di comunicare il proprio valore tramite un sito, i social o una pagina Google. La buona notizia è che le fotografie, ma attenzione, anche e forse sempre più i video, possono aiutarti a costruire un branding solido ed attraente. Certo è vero che ci sono attività che possono essere naturalmente portate ad un contatto quotidiano con potenziali nuovi clienti (vedi negozi fronte strada), ma il branding andrebbe costruito sempre ed in ogni caso per sviluppare strategie di marketing efficaci. A testimonianza di questo ci sarebbero una quantità infinita di esempi, marchi enormi come artigiani di bottega possano beneficiare di un branding ben fatto. L‘obbiettivo del branding è chiaro, basta leggere la traduzione della parola dall’inglese all’italiano: branding= differenziazione. Differenziare il proprio marchio, la propria immagine, da quello della concorrenza.

 

Prima regola del branding

Se l’obiettivo è quello di differenziarsi dalla concorrenza, è per forza necessario conoscerla questa concorrenza. Conoscere il proprio mercato infatti ci permette ad esempio di approfondire ulteriormente ciò che funziona, lavorare sulla comunicazione in maniera più efficacie, ma anche intervenire direttamente sul prodotto o servizio che offriamo, per implementarlo.

Seconda regola del branding: costanza e coerenza

Il branding, come poi il marketing, non si crea in un giorno, è necessario costruire quella che a me piace pensare come l’impalcatura di una scenografia teatrale. Inoltre questo lavoro va fatto su più canali: Facebook, Instagram, TikTok, LinkedIn, il sito online. Ognuno di questi strumenti può essere importante e non è assolutamente detto che sia necessario utilizzarli tutti. Ad ognuno la sua comunicazione e ad ognuno il suo canale di comunicazione. Prima ancora di pubblicare contenuti, è necessario avere le idee ben chiare su quello che si vuole comunicare, è fondamentale per cui una fase iniziale di studio e visualizzazione degli obiettivi. Alleati di un buon branding, una comunicazione efficace e quindi successo del proprio progetto, manco a dirlo, sono le immagini.

Ti ho visto roteare gli occhi al cielo. Forse avrai pensato “beh, bella scoperta”. Tutti ormai siamo coscienti di vivere in un mondo fortemente visivo, invasi ogni ora da centinaia di immagini, non è compito facile, per il cervello, selezionare le più importanti.

Le neuro-scienze hanno molto da dirci, soprattutto su quello che percepiamo dai messaggi visivi e sui seguenti meccanismi decisionali (anche sulle decisioni di acquisto). La conoscenza di alcune di queste nozioni ed un certo allenamento mi permettono di realizzare delle immagini che “parlano”. Cosa dicono? Dicono quello che hai tu che ti differenzia dagli altri, raccontano il motivo per cui vale la pena entrare in contatto con te e la tua attività e non invece con il concorrente, che magari ha un prezzo più basso. Se vi interessa questo particolare aspetto delle fotografie, vi consiglio l’ascolto del Cipolla podcast, di cui sto preparando la seconda stagione.

La scienza ci dice da ormai molti anni che, quando incontriamo una nuova persona, ci vuole una frazione di secondo perché si formi la prima, spesso poi non cancellabile, impressione su di lei/lui. Ormai moltissime prime impressioni però, si formano sui siti web (se, come spero, lo hai). Ecco perché una foto e/o un video in homepage sono fondamentali perché quella prima-quasi istantanea-idea di te convinca chi visualizza a continuare la navigazione nel tuo sito, incuriositi di sapere qualcosa in più. Il sito legato alla mia attività l’ho sempre pensato come una specie di casa, o studio se preferisci, dove le persone possono entrare, bere un caffè e ricevere stimoli positivi rispetto a se stessi e le relazioni che tessono nelle loro vite. Per ognuno ovviamente il sito può avere uno scopo differente, a me è sempre interessato metterci dentro quella che io sono, per attirare i famosi CLIENTI GIUSTI. I clienti giusti sono semplicemente clienti che riconoscono il valore del tuo lavoro e, se la comunicazione del tuo brand è efficacie, ti troverai ad attirare persone che, sostanzialmente, ti somigliano o comunque con cui ti trovi bene, potresti facilmente diventarci amico.

Per poter essere in grado di sintonizzarsi sullo stesso canale e raccontare un’azienda o un’attività, è necessario dunque trovare un allineamento tra la visione del fotografo/a e quello della o del cliente. Non bastano, come molti pensano, una macchina fotografica professionale ed un pò di luce, sono necessarie molte competenze perché il racconto per immagini risulti coerente e convincente. Insomma sto dicendo, per concludere, che non dovresti pagare un fotografo.

-pausa d’effetto-

…dovresti pagare un fotografo che sappia raccontare quello che fai e chi sei. Fino a qualche tempo fa, infatti, i mezzi tecnologici e la loro accessibilità lasciavano solo a pochi la possibilità di realizzare fotografie tecnicamente belle e d’effetto, ora chiunque ne è facilmente e potenzialmente in grado. E così, per il fotografo professionista (in qualsiasi campo della fotografia), è necessario avere un livello ulteriore di capacità che è quella del raccontare storie tramite le immagini, o, se preferite l’inglese, lo storytelling.

Le immagini utilizzate per questo articolo sono state realizzate per Claudia Gratton

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